venerdì 15 maggio 2009

Geisha o lolita?

Domenica sveglia presto, per ripararci dal sole cocente all’ombra dei ciliegi del parco Shinjuku Gyoen dove la fioritura, come sospettavo, era però finita da un pezzo! Poco male, il parco era comunque incantevole: Alice ha corso scalza in un IMMENSO prato all’inglese, ha fatto la pastasciutta di pallette (bacche rosse, probabilmente velenose) e ha disegnato con i pastelli a cera di un’impeccabile famigliola giapponese (mamma e due irreprensibili maschietti sui dieci anni) intenta a ritrarre le bellezze della natura…Trascinata dal loro entusiasmo mi sono messa a disegnare anch’io sotto un albero! Quando finalmente Alice si è addormentata, il caldo ci ha spinto nella thehouse a sorseggiare the verde servito con deferenti inchini da un’anziana signora in kimono. Stavolta era corretto infilzare il dolcetto verde con il bastoncino!

Ma è tempo di cambiare aria, di lasciarsi alle spalle la delicata atmosfera dell’antico Giappone e buttarsi a testa in giù nella frenesia del quartiere di Harajuku, pieno zeppo di teenagers per lo struscio della domenica: che la alla caccia alle gothic lolita abbia inizio! La buona fortuna ci ha fatto incontrare damine pseudo '800 tutte ricami e merletti neri, bamboline rosa confetto con ombrellino di pizzo. Ma anche distinte signore in kimono che passeggiavano serenamente verso il tempio scintoista Meiji Jingu. Qui abbiamo assistito al corteo di un matrimonio scintoista! Il quartiere di Harajuku è in assoluto il mio preferito.

La notte è trascorsa all’Homeikan Morikawa in una stanza più piccola ma sempre molto carina, con i famigerati pannelli di carta e tutto il resto, tranne il giardino…Qui, però, avevamo a disposizione la sala per il bagno giapponese: un’enorme vasca centrale con acqua alla temperatura percepita di 8.000 gradi! Amante dell’acqua bollente quale sono, mi sono immersa ignuda nella lava vulcanica! Che bello, peccato che poi non essendoci uno straccio di phon (puerile oggetto occidentale) la mattina dopo mi sono svegliata con una cofana di capelli a spinacio! Ma il vero inconveniente della notte è stata la nipponica zanzara del ryokan! Mi ha succhiato come uno spaghetto, facendomi perdere il sonno, già piuttosto movimentato visto il cuscino della penitenza fatto di…noccioli di ciliegio (?). Le mie elucubrazioni della notte mi hanno spinto a pensare alla difficile vita nell’antico Giappone: ti voglio vedere a spiaccicare una zanzara contro un muro fatto di veline di carta! Anche l’uso dell’aspirapolvere (nostro rimedio milanese all’attacco zanzarifero) si rivelerebbe un metodo con un certo numero di risvolti negativi, primo fra tutti quello di risucchiare le mura domestiche: piuttosto sgradevole.

1 commento:

vale b ha detto...

Voi che seguite questo blog fuorilegge, sappiatelo: i pazzi usano il Folletto per risolvere la questione zanzare a Milano. Non una manata sul muro, no no. Direttamente l'aspirapolvere. E io ho assistito in diretta a quest'operazione, senza trovare il coraggio (o sapendo che sarebbe stato fiato sprecato) per dir loro che era semplicemente una zanzara. Magari grossa, ma pur sempre una zanzara.