mercoledì 30 settembre 2009

Il sole brilla sui potenti?

Domani sarà il 1° Ottobre.
60 anni fa Mao proclamava la nascita della Repubblica Popolare Cinese.
In piazza Tien’an Men si tengono parate militari e spettacoli, con tanto di fuochi d’artificio.
Ma io non ci potrò andare, che rabbia!
E non solo io.
Il Governo ha caldamente “invitato” il popolo ad assistere alla commemorazione per il 60°, seduti in poltrona davanti alla televisione.
In TV? Ma io sono qui, nel cuore pulsante della Cina. Perché non posso andare in piazza?
Perché no. Punto.

La Polizia suggerisce che i residenti a Pechino rimangano a casa domani, per evitare complicazioni. Complicazioni?
E i cinesi che dicono? Cosa faranno in questo National Day? Loro guarderanno la TV, ma anche no, e staranno a casa a riempirsi la panza di dolcetti della Luna.
Che gliene importa se non potranno camminare liberamente per le strade della loro città? Tanto c’è folla, caos, meglio vedere in TV… sì meglio.
Ma non è una libera scelta. Non c’è scelta. Loro non lo sanno.
Se anche il più sovversivo dei cinesi avesse la strampalata intenzione di buttare un’occhiata in piazza Tien’an Men, così giusto per vedere chi passa, avrebbe qualche piccolo intoppo. Caro mio, arrivare in piazza domani sarà una “mission impossible”, come candidamente ha proclamato il China Daily. Strade bloccate, metropolitana ferma, corse dei bus soppresse. Chiuso persino l’aeroporto, non si sa mai, si volesse planare in piazza. Chiuso TUTTO.
Però, attenzione: il sole brillerà su tutti noi! Ci pensa il Governo, o meglio l’Air Force, con i suoi potenti mezzi, a risollevare le sorti incerte della Celebrazione, minacciata da un maltempo previsto e scongiurato. Per sconfiggere acerrimi nemici come le nuvole, la pioggia e la nebbia,
l’Air Force dispiega uomini e mezzi a profusione: 18 aerei da trasporto convertiti e 48 veicoli per la compensazione della nebbia (?), nonché 260 soldati! Così l’artificial weather manipulation, che mi fa tanto inorridire, diventa fiore all’occhiello del Governo, considerati poi i numerosi risvolti positivi che cito testualmente dal China Daily:
- migliorare il raccolto per gli agricoltori
- scongiurare la siccità
- riempire i serbatoi d'acqua e i bacini
- un cielo da cartolina, ideale per i per grandi eventi
… Devo ringraziare?
Insomma, basteranno quella manciata di missili environment-friendly (ovvio!) che, come per magia, dissiperanno le nuvole accendendo il sole, nonché un radioso sorriso sui volti dei potenti.
Alla fine sarò qui, a casa.
A far niente, come ogni cinese.
Ma fuori ci sarà il sole…

Chinese classroom


Canta Tu cinese


Ieri sera la famiglia Zamparelli al completo ha partecipato al Moon Festival Celebration della Scuola Materna di Alice. Trafelati, sudati e in italianissimo ritardo siamo giunti nella classroom, dove un nutrito gruppo di volenterosi genitori si esibiva in discutibili performance canore. Oh my god! Non mi avranno mai! Ad ogni modo, respirando un’aria allegra e cordiale, si gustavano i dolcetti della Luna e si sorseggiava the cinese. Avrei divorato pizza, salatini e persino la maestra, vista l’ora tarda, ma ho dovuto adeguarmi ai cliché cinesi.
Alice si è subito buttata nella mischia, rapita dalla curiosità per i suoi futuri compagni di classe. Nel frattempo il titanico incontro genitori - insegnanti: Lily, la leader teacher, Tom l’insegnante d’inglese e Nynn, l’insegnante di cinese. Lily è una cinesina formato tascabile, la dominavo “dall’alto” della mia statura e sfido a riconoscerla tra i bambini! Botte piccola vino buono? Tom è il mio preferito. Sorridente, affabile e gentile, parla un inglese chiaro e ben scandito. La terza maestra, Nynn è rimasta un’ombra, forse parla solo cinese...
Non nego di aver scrutato tutti i bambini presenti alla ricerca di un occhio azzurro, un capello biondo… Forse era tardi, forse erano già andati via, forse erano bimbi giapponesi e coreani, fatto sta che i pargoli mi parevano tutti cinesi! Tranne una bellissima bimba finnica, Sofia, dai capelli tanto chiari da sembrare bianchi.

lunedì 28 settembre 2009

Arrivano le Mongole!


Siamo agli sgoccioli! Domani la meimei parte! Peccato, ci siamo divertite molto e questi giorni strepitosi sono volati troppo in fretta!
La giornata di venerdì si è conclusa tête à tête con Valentina al ristorante thailandese Purple Huze, uno dei miei preferiti. Siamo uscite rotolando sulla pancia piena di cocco!
Sabato al Panjiayuan, il mercatino delle pulci: abbiamo curiosato tra mille cianfrusaglie ed io mi sono innamorata dei memorabilia della Rivoluzione Culturale. Per commemorare i 60 anni della Repubblica Popolare Cinese credo che mi comprerò un bel busto di Mao a grandezza naturale in vetroresina rossa!
Me lo invidierete tutti.
La sera siamo stati tutti insieme da Rumi, il ristorante iraniano con la saletta dei giochini per somma gioia di Alice. Vale ha potuto sfoggiare il suo arabo.
E per finire in bellezza, domenica alla Grande Muraglia! Mutianyu era avvolta in una nebbiolina nostalgica che ha scacciato i turisti… Dopo una lunga passeggiata che ha stroncato le mie ultime forze già fiacche, siamo scesi a valle con il toboga! Lo scivolo più lungo del mondo ha mandato in solluchero Alice! E’ stato esaltante: solo il toboga vale il viaggio a Pechino! La sera ho accontentato la meimei che insisteva per mangiare cucina cinese. Sono in Cina e non ho ancora mangiato cinese, che lagna. Vuoi proprio ‘sta sbobbazza? E sbobbazza sia! Siamo state al Laoshe per coniugare cibo cinese e teatro delle ombre. Andando in centro abbiamo colto l’occasione per lustrarci gli occhi con gli sfarzi luminosi di piazza Tien’an Men, tutta pomposamente in ghingheri per il 60°.
Oggi è una giornata casalinga, nel pomeriggio andremo al parco a giocare con le amichette cinesi. Domattina alle 8:00 Vale se ne parte: buon viaggio sorellina e mi raccomando, ad Amsterdam, dove farai scalo, non dimenticare di salutarci la mamma di Li Rui!


venerdì 25 settembre 2009

Vota la maglietta!


Credo di aver battuto ogni record di sere consecutive di baldoria e non nego che il mio fisico stia accusando un pochino. Nel frattempo, come uno zombie, continuo le mie lezioni di cinese. La mia maestra ride molto, spero sia un buon segno. Tra poco mi metto a studiare visto che Alice dorme e la meimei è andata a protestare in piazza Tian'an Men. Ma prima uno stringato resoconto di come ci adoperiamo ad impegnare le giornate. Lunedì il Tempio del Cielo ci ha viste abbastanza in forma nonostante le russe della sera prima che, tutto sommato, erano piuttosto sobrie anche se non le definirei monache di clausura. La sera cena tranquilla da Matsuko. Siamo un po’ monotoni, sempre da 'sto giapponese…ma dobbiamo pur togliere la voglia di sushi a Vale! A proposito di voglie, la meimei, il giorno dopo, si è tolta un altro bello sfizio: l’abluzione nelle sacre acque della piscina olimpica del Water Cube dove, peraltro, ha dovuto sostenere la prova di idoneità nuotando 200 metri in meno di mezz’ora. Chiaramente un gioco da ragazzi, tsè! Mercoledì gita al lago Hou Hai dove abbiamo conosciuto l’incarnazione di un mito: l’inventore di ObaMao, prontamente immortalato per i posteri. Poi l’incontro con un altro grande: il Budda alto 26 metri al Tempio dei Lama. Incredibile, ricavato da un unico tronco di sandalo è il Buddone di legno più gigante del mondo ed è nel Guinness dei primati! Se solo potessi mettermelo in casa… La sera, per non smentirci, cena teppanyaki con Andrea, Luigi, Mauri e Vale e l’amico Sake, che non è una persona. Giovedì tutti al Summer Palace che resta in assoluto il mio parco preferito, magnifico con il suo immenso lago e i prepotenti salici. Poi per il dopocena io e Mauri siamo letteralmente scappati a Sanlitun, dopo aver messo a nanna le bimbe! Stasera non so cosa mi aspetti ma ho già paura…

domenica 20 settembre 2009

L'indistruttibile meimei


Ecco, lo sapevo è solo il primo giorno in cui Valentina è a Pechino e sono già KO! Devo rassegnarmi, non ho più vent’anni… Parto con i migliori propositi e finisce che torno a casa all’alba cercando di non pensare che farei prima a restare sveglia e preparare la colazione per tutti. La meimei è arrivata ieri a mezzogiorno e, in un turbinio di eventi, si sono susseguiti nell’ordine: Silk Market, massaggio alle fette, cena al giapponese, transumanza tra il Lan e lo Xiu, discoteche che farebbero invidia ai locali milanesi! Ragguardevole ed esilarante la compagnia, composta da: l’immancabile giullare Andrea, il pittoresco Luigi, Roberto, Marco in veste trasgressiva, Antonio e la sua amica cinese Sara che ha sfoderato per tutta la sera un grazioso quanto forbito turpiloquio italiano. La roccia meimei ha retto egregiamente il mix tra ritmi sfrenati e jet lag…ancora non mi è riuscito di stroncarla, nonostante l’odierna marcia maoista al Distretto dell’Arte 798. Insomma, stasera proverò con la vodka delle russe al Chocolate ;-)

sabato 19 settembre 2009

Lesson number 1

Sono appena tornata dalla mia prima lezione di cinese con Sun Zhao Lin, per gli amici Lynn! Uaaaooo, ho mal di testa…Se volete posso dirvi: Wo chi pisa, io mangio la pizza, oppure wo he shui, io bevo l’acqua. La mia maestra è appena andata via e già non ricordo più la pronuncia…chiederò ad Alice ;-)
Bene, ora vado a stendere il tappeto rosso, tra poco arriva la mia mei mei…

venerdì 18 settembre 2009

ObaMao?



E dopo le t-shirt a Natale arrivano le mutande...da brivido.


giovedì 17 settembre 2009

Simplified Chinese

Buon compleanno a Cristina, la Badessa!

Lo sapevo, il cinese non esiste, è una lingua per finta e con un po’ di inventiva tutti la possiamo parlare. Una mamma al parco ha sentito blaterare Alice e mi ha detto: She speaks chinese! Mavalaaa! Fa finta, lo sappiamo tutti! Ma lei insiste: a little chinese!
Visto? Mi facevo tanti problemi ma parlare cinese è un gioco da bambini.

mercoledì 16 settembre 2009

Beijing come le mie tasche

Buon Compleanno a Irenella!

Cara Ziavale, caricati di vitamine e ricostituenti perché non so in quali condizioni ti rispediamo in Italia. Non oso elaborare un vero e proprio “Programma day by day” per non essere tacciata di eccesso di zelo. Ma mi concederete un innocuo elenco di quelle due cosucce da fare a Pechino per scacciare la noia:
  • Salita alla Grande Muraglia e discesa in toboga!
  • Cena al giappo da Matsuko in saletta privata con tatami e porte di carta
  • Cena da Rumi, ristorante iraniano
  • Palazzo d’Estate
  • Piazza Tien an Men
  • Città Proibita (se proprio insisti)
  • Silk Market
  • Cena giappo teppanyaki col cuoco che cucina sulla piastra davanti a te!
  • Massaggio cinese alle fette, imperdibile!
  • Cena thai
  • Tempio del cielo
  • Distretto dell’arte 798
  • Panjiayuan mercatino dell’antichità
  • Parco Olimpico
  • Serata al lago Hou Hai e cena al No Name, cucina tradizionale dello Yunnan
  • Tempio delle nuvole bianche
  • Cena Hot Pot a San Li Tun
  • Cena cinese in un tradizionale siheyuan pechinese
  • Torri del Tamburo e della Campana
  • Giapogrill
  • Tempio dei Lama e tempio di Confucio
  • Il Chocolate con le russe
  • Il Lush a Wudaokou, il quartiere universitario

Trema Valentina, tremaaa!


martedì 15 settembre 2009

Mille e non più Mille(Miglia)!

Premetto che può sembrare una tragedia (e un tantino lo è), ma la cosa ha i suoi risvolti positivi. Dunque, mi spiego.
Tutto sto viaggiare su e giù per l’Asia, ingoiando migliaia di miglia di volo come fossero noccioline, ha richiamato la distratta attenzione di Mamma Azienda che ha cercato di evitare la bancarotta, appellandosi al governo cinese per tappare il buco!
L’Amministratore Delegato, in ginocchio davanti alla somma autorità, implora: vi prego, almeno voi, FERMATELI!
Lei deve sapere, caro Presidente, che i signori hanno viaggiato per 47.709 Km, ossia 29.646 miglia, pari a 1,19 volte la circonferenza della Terra! Per un totale di 65 ore di volo: quasi tre giorni per aria! E’ INAUDITO! Fate qualcosa, carri armati, bombe d’acqua, torture cinesi, solletico… che non salgano più su un aereo. Per carità!
E qualcosa s’è fatto: Maurizio avrà un visto business di sei mesi, multi ingresso, senza limite di soggiorno…per farla breve niente più uscite mensili! Restano, però, le uscite ogni tre mesi per rinnovare il mio puerile, quanto vantaggioso, visto turistico…E, come una molla impazzita, saremo capaci di tutto allo scadere del mio visto!
D’altra parte, siamo seri, per una "vita vera” a Pechino serve posare le valigie! Inoltre, è vero che le otiti milanesi sono solo un vago e sbiadito ricordo, ma non dimentichiamo che da Ottobre si parla di scuola materna e, si sa, il bacillo pullula tra i pupilli! E si va verso l’inverno, a quanto pare un rigido, rigidissimo inverno…Quindi, forse, non essere costretti a prendere ogni mese, magari alle 5:00 del mattino, un volo per il Burundi, quando fuori fa -11°C…può essere un vantaggio.
Insomma, tutto volge al meglio. Tuttavia, mi mancherà sedermi al PC, sfregarmi le mani e dire: bene, dove si va fra trenta giorni?
Finora è stato un po’ come chiudere gli occhi e puntare il dito sul mappamondo che gira.
E poi andarci davvero…


lunedì 14 settembre 2009

Le biciclette di Pechino

Oggi al parco Alice ha imparato ad andare in bicicletta. Con le rotelle. Sulla bici di un cinesino. Non che abbia avuto grandi possibilità di allenamento ultimamente, ma tutto sommato un piccolo passo per l’umanità, un grande passo per Alice! Non male imparare ad andare in bici nella città delle bici…

China full immersion

Eccomi con intriganti novità datate venerdì 11 settembre. Giornata campale in cui sono accadute piccole grandi cose. Innanzitutto sono stata alla scuola materna per il pagamento della prima trance d’iscrizione: il dado è tratto. La piccola Alice ha il destino segnato, ad Ottobre marcerà al fianco di tanti piccoli figli d’Oriente, con indosso vestitino blu cinese con bottoncini e colletto alla coreana! Diciamo che scarseggia in occhi a mandorla e caschetto nero, ma per il resto si è calata perfettamente nella parte, tant’è che la sera volteggiava soddisfatta con indosso l’uniforme scolastica!
Altro passo avanti in questo menage pechinese è stato il mio contatto con un’ insegnante di cinese. Dopo lo scambio di un numero imprecisato di mail e dopo una pietosa conversazione al telefono in inglese (?), abbiamo stabilito di fare la prima lezione sabato prossimo. Almeno così credo. La mia maestra si chiama Lynn, spero sia persona armata di proverbiale pazienza.

Guarda come dondolo


mercoledì 9 settembre 2009

Cocca di mamma



Piccolo mondo thailandese

In tutto sto parlare di Cina non ho ancora fatto cenno all’isola di Samui, l’isola dalla più alta concentrazione di palme da cocco mai vista. Palme ovunque, intere piantagioni, ai lati delle strade, al bordo delle spiagge…cocchi sulla sabbia, di fronte casa, galleggianti sul mare. Noci di cocco mi perseguitano nei miei peggiori incubi e campeggiano in tutte le mie (ovviamente troppe) foto. Però che buono il succo del cocco appena strappato dalla palma! Ancora più buono gustato sulla spiaggia proprio sull’uscio della nostra deliziosa casetta! Un piccolo bungalow di legno direttamente sulla sabbia, con grandi vetrate sul mare, ombreggiato da un maestoso albero dalle foglie giganti. E’ stato un soggiorno molto tranquillo, all’insegna dell’ozio, anche se, purtroppo, abbiamo visto una Thailandia coperta di nuvole fin sotto il naso, un timido sprazzo di azzurro cielo ma, per fortuna, niente monsoni! Insomma nessuna pioggia di acqua o di noci di cocco, nonostante i vostri scongiuri, ma tante tante nuvole e un vento caldo e potente! Per il resto solo sabbia, mare, e sorrisi thailandesi. E’ vero come si dice: i thailandesi sono ospitali, gioviali e anche un po’ mattacchioni. Alice li ha fatti giocare fino allo stremo delle forze e loro in cambio si sono arrampicati come scimmie sulle palme prodigandoci cocco a volontà! Uno scambio equo… Il nostro resort, il Rajapruek Samui Resort si trova a Lipa Noi, sulla costa occidentale e in quei giorni ospitava solo noi! Isolatissimo dalla frenetica vita notturna di Chaweng, ideale per magnare e dormire! E per passeggiare lungo i chilometri di spiaggia infinita, che ci hanno portato a un piccolissimo villaggio di pescatori, fatto di baracche, barche di legno e uomini bruciati dal sole. Una mattina, invece, ci siamo avventurati in canoa e, pagaia pagaia, quasi quasi Alice si addormenta cullata dalle onde. La sera le ranocchie spuntavano nel giardino per saltare con Alice, proprio come a Bali. Ad ogni modo la principale attività è stata la ginnastica delle ganasce, la preferita da nonno Adri. Pasti luculliani a base di riso servito nell’ananas svuotato, pollo al curry thailandese, gamberi giganti alla brace, gamberetti fritti in salsa piccante, dessert di banane e latte di cocco…gnam! Insomma, l’unico grande assente è stato il sole che avrebbe reso perfetta la nostra Thailandia!
Merita poi un cenno la nostra follia di viaggiatori: fare quattro voli in tre giorni è stata una scelta obbligata ma quantomeno pretenziosa! Ma questo è niente, il vero dramma è dormire, o meglio tentare di farlo, sulle panchine dell’aeroporto, cercando di ammanettarsi ad Alice, alle valigie e alla panchina stessa. Chiaramente non ho chiuso occhio. Perlomeno tutto questo svolacchiare ci ha riservato una piacevole sorpresa. Durante lo sbarco dal volo nazionale di ritorno Samui-Bangkok, scorgo un volto noto e non è cosa da poco considerato l’esilio degli ultimi mesi! Solitamente non sono un’eccellente fisionomista, sarei capace di non riconoscere mia mamma per strada, ma stavolta ho stupito anche me stessa! Non senza imbarazzo fermiamo una famigliola italiana: sono convinta si tratti di amici di mia cugina Bettina, conosciuti ormai mille anni fa ad una cena, guarda caso, al thailandese. E carramba che sorpresa! Lo sapevo, lo sapevo, sono loro! Baci e abbracci come se ci conoscessimo da sempre! In realtà ci siamo visti una sola volta, quando le nostre bimbe erano ancora sulla Luna, ma ricordavo la loro commovente passione per la Thailandia, quindi eccoci qui uniti da un comune destino!
Superfluo dire: il mondo è proprio piccolo.

martedì 8 settembre 2009

Il destino fa fuoco con la legna che c'è

Stamani alle ore 5:30, nonostante i ripetuti attacchi di narcolessia del viaggiatore, guardando fuori dal finestrino dell’aereo ho individuato l’altissima torre del China World Trade Center e l’ormai familiare TVCC di Rem Koolhaas, anche se la mia vista d’aquila non mi ha portato fino al Jing Guang Centre. Però, considerate a) le mie capacità (infime) di orientamento e b) le imbarazzanti dimensioni di Pechino, direi che è stato come trovare un ago in un pagliaio! Forse è un segno? Forse il destino ci sta ammiccando? O forse semplicemente guardo troppo Google Maps?
Sta di fatto che ultimamente le cose evolvono piuttosto in fretta!
Nella vita di tutti ci sono cose che piovono dal cielo: la Cina per noi è stata una di quelle, perlomeno cinque mesi fa quando bel belli abbiamo preso al volo un’occasione. Stavolta, invece, siamo noi quelli che piovono dal cielo e piazzano pesantemente le loro nobili terga a Pechino senza la minima intenzione di sgomberare per almeno altri dieci mesi! Si parla di giugno 2010, ci pensate? Insomma, in barba al coro di voci che ci rivuole in patria, noi una decisione l’abbiamo presa. Resta solo da capire se sia quella giusta...D’altra parte, rubando la frase di Baricco:
il destino fa fuoco con la legna che c'è.
E la piccola e ignara Alice? Vi chiederete. Beh, dopo tante elucubrazioni sulla scuola materna migliore per lei, il solito destino, per non dire il portafoglio aziendale, ha scelto per noi, o meglio ha dato una spintarella nella direzione della The Family Learning House, la setta per capirci. Ma, don’t worry, abbiamo indagato e pare che si tratti di un gruppo peace and love piuttosto raccomandabile e ben lungi dall’essere una manica di sciroccati. Tornati a rivedere la scuola abbiamo riconfermato l’ottima impressione avuta durante la prima visita e quindi via con l’iscrizione che è avvenuta oggi stesso. Il resto è tutto da organizzare: per esempio che ne sarà di me, tolti i panni della mamma a tempo pieno? Come minimo dovrò imparare il cinese, almeno per tener testa ad Alice che oggi si ostina a parlare cinese per finta e che domani lo parlerà per davvero...

giovedì 3 settembre 2009

L'isola del cocco

PROGRAMMA KOH SAMUI

VENERDI’ 4 September 2009

  • partenza dal Capital Airport di Pechino alle ore 19:40 e arrivo al Bangkok Airport alle ore 23:45
  • notte in aeroporto (The terminal 2, ossia la seconda volta che ci abbarboniamo in un aeroporto nel cuore della notte)

SABATO 5 September 2009

  • agognato imbarco sul volo per Koh Samui in partenza alle ore 6:00 del mattino.
  • arrivo al Samui Airport alle ore 7:05 e trasferimento al Rajapruek Samui Resort in un bungalow sulla sabbia
  • giornata di sole e mare thailandese!
  • tramonto sul mare

DOMENICA 6 September 2009

  • giornata di sole e mare thailandese!
  • tramonto sul mare

LUNEDI’ 7 September 2009

  • giornata di sole e mare thailandese!
  • nel tardo pomeriggio trasferimento al Samui Airport e imbarco sul volo delle ore 19:45 per Bangkok dove arriverà alle ore 20:50

MARTEDI’ 8 September 2009

  • volo destinazione Pechino in partenza alle ore 00:55, atterraggio previsto per le ore 6:30

Tom Hanks: guarda e impara!

mercoledì 2 settembre 2009

Fiori d’arancio


Oggi sono felice.
Appena sveglia ho acceso il PC e avevo una mail dall’Italia: Alberto si sposa! Alberto, no dico proprio lui, il Principe di Canelli prende moglie. Che bello, che bello, che bello! Sentivo puzza di fiori d’arancio, ma non sapevo da dove venisse. Bene, ora non mi resta che calibrare il nostro vagabondaggio per il mondo e fare in modo di essere ad Albenga il 12 dicembre. Data fortunata, si incastra bene nella nostra burocrazia dei visti cinesi, se mai rimanessimo a Pechino nel prossimo futuro. Devo ammettere che ho un po’ di paura di tornare in Italia, mi aspetta un faticoso pellegrinaggio itinerante Milano-Albenga-Roma, peggio che i Re Magi. Ma fa niente, ho così voglia di rivedere tutti!
Arbè, che regalo che mi fai: una festa e vi ribecco tutti, vecchie canaglie universitarie!
Non vedo l’ora.
Ora vado a ballare con Alice e De Andrè.