domenica 22 novembre 2009

Italian noodles

Sono entrata nel trip italiano. Ormai vedo l’Italia dappertutto.
Al supermercato del 7° piano vendono il panettone e il pandoro. Ma ci pensate? Nel Jing Guang Centre siamo cinque italiani in tutto, ne deduco che il rinomato dolce milanese sia solo per noi, peraltro alla modica cifra di 210 yuan… una fucilata! Comunque fa sempre piacere scovare prodotti nostrani: quando sono in grado di leggere l’etichetta di un prodotto mi si scalda il cuore. Poi mi torna di pietra quando vedo il prezzo, che è sempre dieci volte più alto rispetto a un analogo prodotto cinese. Così compro i jiaozi al posto dei ravioli, semplice no? Certo non li condisco col ragù…
A proposito di sugo. L’altro giorno Lynn è venuta da me per la lezione di cinese e, nella solita pausa dopo la prima ora, mi ha chiesto se cucinassi mai nella mia cucina. Of course, non penserai che mangi al ristorante tutti i giorni! Mi ribatte dicendo che sembra una cucina inutilizzata, che le cucine cinesi sono sempre piene di oggetti. Ossia, zozze e incasinate. Allora, per dimostrarle che l’uva sul tavolo non è di plastica, le mostro i cibi italiani: il pesto, il sugo Barilla, il parmigiano, l’olio di oliva, gli gnocchi, i pelati... E qui, tronfia del mio sapere, nell’unica occasione in cui la mia arte culinaria non potrà essere confutata, sfodero la mia saggezza ai fornelli e mi lancio in una disquisizione sulla cucina italiana. Piroettando tra il frigo e la dispensa, le snocciolo i nomi di (quasi) tutti i tipi di pasta, maccheroni, fusilli, spaghetti, farfalle, ditalini, tagliatelle, tagliolini e via dicendo. Poi mi cimento in un’accorata analisi del processo di cottura della pasta, dalla fase della bollitura, al buttalapasta, al colalapasta, per finire col mettici il sugo e gratta il formaggio. Sì, l’acqua va tolta, le rispondo con materna comprensione. Ma la mia coda di pavone si affloscia in un istante al suo lapidario commento: cook italian noodles is very simple! Non come la cucina cinese, così laboriosa, complicata, dai lunghi preparativi.
Vallo a dire all’Artusi.

3 commenti:

Unknown ha detto...

La mamma ha preparato cannelloni e pasta al forno, ho fatto qualcosa anche io, (quasi tutto) e ti assicuro che non e' poi cosi semplice. Dillo ala tua maestrina. Con affetto Adriano Artusi II.

Unknown ha detto...

Errata corrige: alla tua maestrina.

vale b ha detto...

Jiaozi 4ever.