lunedì 23 novembre 2009

Celo, celo... mi manca

Tra pochi giorni, dopo otto lunghissimi mesi di esilio potremo baciare la terra natia. Non sono mai stata così lontana da casa e per così tanto tempo. Rigenerante e fertile, un’esperienza che va provata, persino dai più nostalgici aggrappati al Tricolore.
Non nego che mi manchino un sacco di piccole cose, di grandi emozioni legate alle persone e ai cibi (ci risiamo!) che ho lasciato. Farmi una sana risata con un’amica di vecchia data. Sbafarmi una coppa gelato. Le paste della domenica a pranzo. Una lenta passeggiata sul viale. La cioccolata calda con la panna. Un the del pomeriggio tra mamme e bambini. L’aperitivo in piazzetta con i nonni. Una torta di compleanno con la panna e le candeline. Il cinema, sì il cinema mi manca da morire. La farinata di Puppo. Le caldarroste, anche se non è più stagione. La spiaggia di Alassio in inverno. Le melanzane alla parmigiana di nonna Rosa. Incontrare amici per strada, per caso.
Non vedo l’ora.

7 commenti:

vale b ha detto...

Abbiamo finito il gelato. E anche le paste. Il viale si è ristretto a causa delle piogge: adesso puoi giusto arrivare da Buzzoni, fare un giro su te stessa e tornare indietro. La cioccolata calda è solo Nesquik. Pure il tè è finito. Il bar in piazzetta ha chiuso. La torta di compleanno te la sogni: mancano ancora più di due mesi a febbraio. E al cinema danno solo film in cinese: è il mese della Cina. Puppo è in ferie. Le caldarroste quest'anno facevano schifo (sul serio). La spiaggia di Alassio se l'è mangiata il mare a giugno. Le melanzane alla parmigiane me le sono mangiate tutte io. Ti sono rimasti giusto gli amici per caso. E le amiche di vecchia data. :)

bettina ha detto...

nn vedo l'ora di sentire i racconti dal vivo e di rivedere alice che dirà ma questa chi è ? mia zia? che poi in realtà nn sono proprio sua zia vero? cmq te ne racconto una ieri ho conosciuto il fidanzato della mia migliore amica, si chiama diego e mi ha raccontato che che da piccolo giocavamo sempre insieme io te e lui in campagna da nonno germano e che si ricorda un giorno qnd abbiamo seppellito un passerotto ma tu ti ricordi di sto bambinetto io vuoto totale

emigrante ha detto...

Sìììììì, Diego! E' il nipote di un signore che aveva la campagna accanto a quella del nonno. C'era un enorme albero di fichi, e suo nonno mi faceva fare scorpacciate, slurp! Diego parlava in dialetto da piccolissimo, un fenomeno! Ricordo anche il funerale al passerotto, avevo partecipato accoratamente alla cerimonia, come dimenticare...
Aaahhh, l'infanzia...

bettina ha detto...

infatti l'albero di fico è stato ricordato piu volte anche da lui ... io ricordo solo il nonno che mi voleva far mangiare il frutto che tu ti eri gia divorata e io invece disprezzavo a causa dei filamenti bianchi...la nipote rimpi... ero io naturalmente che disastro ... te lo saluto

nonna chica ha detto...

noi vi aspettiamo in gloria! :-)
per quando è previsto esattamente l'arrivo?

emigrante ha detto...

30 novembre, mia cara!

dademanti ha detto...

spero di incontrarvi anch'io per caso....