martedì 5 gennaio 2010

L’era glaciale


Jianwai Soho

Siamo pressoché ibernati.
Oggi un bellissimo sole non riesce a mitigare le temperature di -8° di massima e -16° di minima. Ha nevicato per due giorni e Pechino è paralizzata. Aeroporto bloccato, voli cancellati. Pare che la capitale sia stata colpita dalla nevicata più intensa dal 1951. Ieri le scuole erano chiuse e le strade una vera fanghiglia, almeno da quello che ho potuto vedere dal 43° piano. Chi si è azzardato a uscire? Oggi, invece, con un coraggio da leoni ci siamo avventurate nel mondo là fuori per raggiungere la scuola, non senza peripezie. Il freddo è pungente ma l’aria è secchissima, la neve è… asciutta, è farina, anzi per la precisione zucchero!
Stamani, dopo aver atteso un taxi infruttuosamente, a rischio di amputazione degli arti, mi sono catapultata sul primo libero trascinando con me Alice, più una salsiccia imbottita che una bambina. Ordino il mio consueto Jianwai Soho! che di solito, come per magia, mi conduce dritta alla scuola materna, quando vedo il tassista esitare. Che succede? Non hai capito? Poi mi sventola una scarna mazzetta di denaro sotto il naso e mi dice: one hundred! Cooosa??? Brutto cinese puzzone! Vuoi 100 yuan per una corsa che ne costa 10??? Due fiocchi di neve e tutto è concesso? Ma io ti salto alla gola, strozzino dei miei stivali! Vari improperi in italiano volano nell’abitacolo mentre il tipo fa il girotondo del Jing Guang e mi riporta bel bello davanti all’ingresso dell’hotel. Amico, io non mi schiodo di qui, no caro. Mi devi trascinare giù con la forza, e provaci se ci riesci. Mi attacco con le unghie al sedile dell’auto, pronta al combattimento, quando un impettito portiere a 4 stelle mi traduce dal cinese che il tassista non ha da cambiare 100 yuan e mi chiede, umilmente, se ho banconote di piccolo taglio.
Ops… Ehm… Sorry… Fortuna che non sai l’italiano, caro tassista.
Io, invece, mi sa che devo studiare il cinese.

3 commenti:

vale b ha detto...

Che bella figura di emme, direi. Fortuna che non capiscono l'italiano, i tassisti.

nonna Paola ha detto...

Cara Paoletta, urge imparare il cinese di soprevvivenza. Ciao

Unknown ha detto...

Poveri tassisti. Fai la signora e dagli la mancia almeno sotto le feste. Sei proprio una genovese (e già, ci sei nata a Genova.) Ciao.