mercoledì 27 gennaio 2010

Full immersion

Ho iniziato solo lunedì le mie lezioni a scuola e già mi sento perfettamente a mio agio. In classe sto in ciabatte (metaforiche), più sbracata ora di quando prendevo lezioni a casa! Il metodo adottato da Rose, la mia lǎoshī, è molto diverso da quello di Lynn e Christina, molta più attenzione alla grammatica e alla costruzione della frase che non alla sola conversazione verbale. Interessante. Talmente interessante che non mi accorgo del tempo che passa e sarei capace di rimanere là tutto il giorno. La mia lezione inizia alle 9:00 del mattino, in solitaria, io e Rose in un intimo tête-à-tête, sorseggiando chá (non rosso). Poi alle 10:30 ci raggiungono Ralph l’australiano e Tom. Quest’ultimo è un personaggio, un uomo sulla cinquantina che viene da Los Angeles e sprigiona simpatia da tutti i pori. E' l’unico che si preoccupa di farsi capire da me, la sola a non essere di madrelingua inglese, e parla molto lentamente. In definitiva mi piglia per scema, ma gli sono molto grata per questo! Alle 11:00 termina la mia lezione, mentre continua quella dei miei compagni. Ma io sono talmente rapita che non mi rendo conto dell’ora. Quando finalmente mi accorgo delle lancette, impiego una vita a metter via la penna, poi la matita, poi il quaderno, poi il libro, una cosa alla volta, lentamente che non c’è fretta.
Prima o poi mi cacceranno fuori.

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