domenica 10 gennaio 2010

Essere Lao Wai

La Cina è così: ti dà il benvenuto a ZhengZhou con 30 ore consecutive di lavoro, dove il rispetto per l'individuo sembra esser dimenticato da sempre e poi ti regala degli attimi di umanità che ti fanno sentire meno Lao Wai, come dicono qui per indicare gli stranieri.
Ebbene oggi sul treno Wang Meng, compiaciuto, esordisce con la notizia: l'integratore dice che forse domani non si corre! Si prospetta un giorno di "rest", di domenica poi. Io però gli rispondo un po' bruscamente che non me ne faccio niente di un giorno di riposo, soprattutto detto con così poco anticipo, visto che la mia famiglia è a Beijing, e visto che io sono solo in una ridente città industiale dove non c'è nulla da fare. Ma "Ned Flanders" mi sorride e mi risponde: "You have some friends here in ZhengZhou, you're not alone". Una gentilezza che mi coglie impreparato.
Per la cronaca, si correrà anche domenica.

Ma a cenare con i colleghi cinesi si scoprono comunque cose interessanti. Ad esempio, in vino veritas, Li Xia ci ha raccontato che tutti noi italiani del gruppo abbiamo un soprannome in cinese, che viene regolarmente usato per indicarci: così scopriamo che Luca diventa "Luga Luka" (fratello Luca), Costantino è "Xiao Kang" (piccolo Kang, che significa in salute), poi anche loro devono distinguere i due Franceschi ed esattamente come noi hanno battezzato "Xiao F" il rubacuori "little francisco" e "Da F" il boss, "big francisco". Io scopro di essere "Mao Li", Mao come Mao, appunto, Li invece non come Bruce Li, che ha l'accento che scende e che sale, mentre il mio è piatto. Il significato è bizzarro: Mao Li è "un beneficio a prescindere dal costo", un investimento insomma, in economia un "ricavo lordo".
Tutto ciò forse fa un po' ridere, ma a me ha fatto tenerezza, pensando ai soprannomi appiccicati da noi a loro, che spaziano dal nano da giardino, a minchietta (it means friend, of course!), a Totò...

3 commenti:

nonna Paola ha detto...

Tesiro mio, godo nel leggere i tuoi appunti goliardici; ti sento allegro. Baci

vale b ha detto...

Mao Li, ma chi sarebbe minchietta? E il nano da giuardino? Quale dei sette?

Roberta ha detto...

X Paola: Ciao sono la mamma di Miro. Ci ho messo un po' ma mi sono messa al pari con il tuo blog. Che invidia tutti quei viaggi. A proposito del libro: www.gruppoalbatros.it cercano periodicamente scrittori emergenti.
ciao