sabato 8 gennaio 2011

Chi trova un amico…


Ed eccoci qua, con la calza della Befana ancora piena di dolcetti. Questo Natale solitario è passato in sordina e non posso neppure sperare nel rientro a Pechino della mia cara ValenCina, la mia compagna di avventure mi ha lasciata, sigh! Voleva incatenarsi al mausoleo di Mao, fare lo sciopero della fame, implorare un cinese affinché la adottasse, ma è stato tutto inutile ed è tornata, nostro malgrado, tra le braccia di mamma Italia. Così sono rimasta senza la mia amica e con la bici tutta triste ferma ad aspettarmi in un angolo in attesa che la temperatura massima torni sopra lo zero. Comunque pedalare per Pechino senza ValenCina non sarà la stessa cosa…
Ultimamente, però, ci siamo dati da fare per coltivare nuove amicizie, con risultati un po’ dubbi vista la non padronanza della lingua, tuttavia lodevoli per l’impegno profuso. Vale a dire, io ce la metto tutta, ma l’inglese fluentissimo della mamma di Maya o dei genitori 100 % British di Ella, mi mette KO. Dopo una giornata passata a decifrare ciò che mi viene detto e a tentare goffamente di comunicare una risposta plausibile, cado stremata dalla stanchezza. Non si può certo dire esco con gli amici a rilassarmi un po’… ma per amore di Alice che, al contrario nostro, non ha alcun problema di comunicazione, si fa questo ed altro! E così la nostra vita sociale ha preso una nuova piega, sicuramente non facile ma piuttosto entusiasmante. Ed eccoci quindi al compleanno di Maya, dove un animatore ha dipinto gli occhioni blu di Alice e gli occhietti a mandorla degli altri bimbi, eccoci poi ospiti dell’inglesissima dimora di Ella, dove abbiamo preso parte a un cordiale party di Natale tra i dipendenti dell’ambasciata inglese. Ovviamente gli inviti sono stati ricambiati, tra uno scempio di torta e l’altro, ma si sa, l’importante è la buona compagnia! Anche oggi pomeriggio avremo ospiti a casa, Maya, Jennifer e Jared, ovviamente Alice non sta più nella pelle dalla gioia! Solitamente si chiacchiera in inglese, ma a me dispiace un po’ perché col cinese sarebbe paradossalmente più semplice. Il mio interlocutore di solito non si aspetta che la mia padronanza linguistica sia eccelsa e quindi si sforza di parlare più lentamente… in poche parole la mia ignoranza è giustificata! Insomma mi consolo solo constatando la disinvoltura con cui Alice, giocando con gli altri bambini, chiacchiera in inglese o in cinese: è totalmente disarmante! Questo è davvero il futuro...

3 commenti:

vale b ha detto...

Ti tocca metterti sotto con lo studio. Brava Alice! Un bacione.

ziavale

dademanti ha detto...

Un grande abbraccio, carissimi! Ciao!

Unknown ha detto...

La zia Annetta dice che prova una certa voglia di essere anche lei con voi, pur non masticando una parola di inglese. BAci