domenica 16 gennaio 2011

Aiutami a farlo da solo

Oggi voglio raccontare la mia interessante esperienza dell’observation class, utilissima al fine di conoscere e vedere coi propri occhi quali siano le attività e le lezioni svolte nel corso di un’intera giornata scolastica. Intanto si è ancora una volta riconfermata la mia equivalenza metodo Montessori = pace e tranquillità. Durante le attività montessoriane in aula non si sente volare una mosca, e non sono certo le maestre a imporre il silenzio, tutt’altro! Ciascun bambino è impegnato in un work, è così concentrato nel proprio lavoro che non ha tempo per alzare la voce, correre in giro, annoiarsi o disturbare gli altri. Se si presta un po’ di attenzione si possono sentire le rotelline di questi piccoli cervelli in evoluzione girare vorticosamente. Una mamma tempo fa mi disse perplessa che trovava questo silenzio un po’ triste e anche un po’ sinistro… I bambini si sa, giocano, corrono, urlano e schiamazzano. Ergo sono felici. Magari se le danno di santa ragione ma si dice che sono felici. Beh, vi assicuro che vedere un bambino concentrato nel fare un puzzle, un acquerello, una costruzione di legno, una torre di blocchi, un travaso di farina… evoca tutt’altro che l’immagine della tristezza! Queste attività sono individuali o svolte in piccoli gruppi di due o tre, ma la cosa incredibile è che ciascun bambino sceglie liberamente su cosa lavorare e, terminato il lavoro, ripone il materiale usato al suo posto. Se solo Alice facesse lo stesso a casa! Forse la mia comunicazione non è efficace quanto quella di aunty Dong Dong la cui lezione sulla pazienza, svolta in cinese per un gruppetto , è molto interessante e utile anche per me! Anche aunty Christa svolge la sua lezione di inglese con le cards e gli esercizi di fonetica. Sono sempre lezioncine 1:1 o al massimo rivolte a soli due bambini, quindi molto mirate all’incremento della conoscenza della lingua. Quando poi la fame si fa sentire e arriva l’ora del pranzo, aunty Christa suona il gong e per incanto tutti le prestano attenzione. Ora mi chiedo, come diavolo fa? Io se anche suonassi le trombe del Giudizio non potrei mai richiamare l’attenzione di Alice, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire… A questo punto i bambini si precipitano sul tappeto per il circle time, il momento per stare insieme, cantare canzoni, raccogliere le idee e intervistare gli ospiti, nel caso specifico la sottoscritta. Poi si fa pipì, si lavano le manine e si apparecchia la tavola. Ogni bambino ha il suo compito, chi mette le tovagliette, chi le posate, chi i bicchieri… e c’è persino chi si batte per avere il diritto di passare il mocio a terra a fine pasto! Naturalmente ciascun bambino riceve la sua porzione di cibo, ma se ha ancora appetito può servirsi da solo in cucina. E per ogni bicchiere d’acqua bevuto va messo un segnalino sull’apposita tabella: vediamo chi raggiunge per primo gli 8 bicchieri? Una gara salutista, non credete? Dopo pranzo tutti in cortile a giocare, non prima però di aver lavato il proprio piatto. Fuori la temperatura è polare ma è il momento di correre e sfogarsi, quindi non si ha il tempo di sentire freddo. La classe di Alice ha un giardino pensile al piano, di pertinenza esclusiva. Non lo chiamerei giardino, visto che ha solo un po’ d’erba, peraltro piuttosto secca, ma è comunque uno spazio carino. Al piano terra poi c’è la playground con l’orto e gli animali da fattoria, ma non ho controllato se la capra sia ancora viva (sopra o sotto la panca). A pensarci bene anche in classe si tengono animali, ma mentre Alice è in compagnia di banalissimi pesci rossi, nella classe di Amber c’è addirittura un bel serpentello domestico! Dopo il pranzo si studia matematica in cinese con aunty Angie! La lezione più sbalorditiva a cui abbia assistito. Non avrei mai creduto che bambini tra i 3 e i 4 anni fossero in grado di svolgere addizioni giocando con la frutta e con il concetto degli insiemi… Vedere i bambini alzare la mano impazienti di andare alla lavagna a scrivere le operazioni mi ha fatto sorridere; pensare che ai miei tempi si aborriva la matematica quanto la peste nera…
Non c’è dubbio, il metodo Montessori funziona, anche per quanto riguarda la scelta di avere bambini di età diversificate in una stessa classe. Alice infatti è diventata una piccola donnina che adora avere un ruolo protettivo nei confronti dei più piccoli! Le maestre hanno girato un video spassosissimo in cui si vede Alice consolare Jared che, preso da un momento di sconforto, non ne vuole sapere di mangiare la sua frutta. Allora lei lo imbocca con la forchetta, pulendogli la bocca con un tovagliolo, proprio come farebbe una brava mammina. E lui si calma e acconsente di buon grado a queste coccole.
In conclusione che dire? Penso già con nostalgia a questa scuola che presto o tardi lasceremo per tornare in Italia. Del resto, non si sa mai cosa riserva il futuro…

1 commento:

nonna Paola ha detto...

Straordinaria esperienza, incredibile davvero quello che sanno dare i bambini! E' l'autorevolezza dell'insegnante che si impone senza farsene accorgere1 Ma ancora più straordinaria è la principessina Aurora! Bacibacibaci