martedì 27 aprile 2010

Pro e contro

Sono ormai settimane che ci muoviamo nell’oscurità, all’insaputa di tutti, alla ricerca di una nuova casa. Dove? A Pechino, naturalmente. Perché? No, non ci hanno cacciato dal Jing Guang, anche se Alice ha colorato tutti i muri. La ragione sta da tutt’altra parte. Per dirla in breve, nel vile denaro, nella prospettiva di un cospicuo risparmio. All’inizio mi sarei tagliata un braccio piuttosto che lasciare l’appartamento 4314, ma poi la mia genovesità ha vinto sulle ragioni del cuore, nonostante l’aspra battaglia. E così eccoci qua, all’indomani della firma del nuovo contratto d’affitto. Come per ogni scelta ci sono i pro e i contro. La cosa carina è che passando dal Jing Guang Centre al Landgent Apartment tutto diventa la metà: si dimezza l’affitto da pagare, si dimezza il numero dei bagni, si dimezza il numero dei fornelli in cucina, si dimezza il numero delle televisioni, si dimezza la probabilità di trovare un taxi nell’ora di punta. Qualcosa persino si azzera: si azzera il servizio in camera, si azzera il numero degli italiani vicini di casa, si azzera la voglia di fare a piedi il siderale tragitto fino alla più vicina metropolitana. Insomma, una prospettiva interessante, ne convenite. D'altra parte, sul piatto della bilancia possiamo accatastare anche qualche vantaggio. Finalmente saremo in una vera casa, in un vero compound, con un vero parchetto recintato, non carrabile, con tanto di alberi di ciliegio, scivoli e giochi in legno per bambini e tantissimo spazio per scorribande in bicicletta. La nostra ayī diventerà una presenza quotidiana, il mio cinese diventerà eccellente (?), e far la spesa non sarà più un problema data l’adiacenza del Carrefour. Sapete infatti cosa ci ha spinto a dire “sì, scelgo questa casa”? Un bel carrellone della spesa piazzato sul pianerottolo dell’11°piano. Il mio sogno? Scorrazzare per le strade di Milano col carrello, evitando così l’annoso trinciamento delle dita ad opera dei simpatici sacchetti della GS. Finalmente qui, in Cina, il VERO Paese delle Libertà, lo potrò fare.
‘Sti cinesi sono avanti, avantissimo.

5 commenti:

vale b ha detto...

Avete firmato? Ormai siete fregati. Se volevate dei carrelli bastava dirlo: qui al Plinio ne abbiamo ben due.
Ma scusa, vuoi mettere un parchetto ai corridoi del Jing Guang in cui scorrazzare in bicicletta come nel film Shining?

vale b ha detto...

Senza le onde di sangue.

Unknown ha detto...

Vogliamo vedere le foto!! della casa, del parchetto, dei giochi e degli alberi di ciliegio!
baci
Roberta e Miro

Unknown ha detto...

Ma perche', vai a casa con il carrello? E poi lo riporti subito al supermercato o lo parcheggi e lo riutilizzi per la prossima spesa? Ma davvero cambiate casa? e quando? Vale e' rientrata e' tutta acciaccata e per il fuso e per il caldo incredibile che e' scoppiato qua in Italia. Spero stiate tutti meglio. Bacioni a tutti da nonna Rosa. CIAO CIAO

emigrante ha detto...

Ma non so. Devo decidere se farmi il carrello personale, con parcheggio sul pianerottolo, o riportarlo ogni volta. Mi adeguerò ai costumi locali. Stiamo meglio, ma ancora al freddo: piumino e sciarpa, non ne posso più...
Traslochiamo il 10 maggio.
baci&abbracci