giovedì 7 ottobre 2010

Mama e meimei a Pechino


In un batter d’occhi si sono volatilizzate le due settimane orientali di mamma Rosa e sorella Vale. Non c’è due senza tre, direbbe zia Vale… Infatti per lei era la terza volta in quel di Pechino, ma per nonna Rosa è stata la prima. Prima volta per tutto, direi: prima volta in aereo, prima volta in viaggio senza nonno Adri, prima volta al ristorante con le bacchette, prima volta a 8000 km da casa. Insomma un’avventura con la A maiuscola, da cui nonna Rosa è uscita un po’ frastornata ma incolume... Le visite di rito includevano Città Proibita – Piazza Tien’an men - Palazzo d’Estate – Tempio del Cielo – lago Houhai – Torre della Campana e del Tamburo - mercatino di Panjiayuan – 798 – Quartiere Olimpico - Grande Muraglia con scivolo annesso, e così via… Giro turistico al completo, poco shopping e molte scorpacciate: cinese – giapponese – tailandese – vietnamita – iraniano e ovviamente italiano! Infine il sommo sollazzo: il massaggio ai piedi e il massaggio cinese. Quest’ultimo, fatto col pigiamino, è a metà strada tra la tortura e la goduria ma, una volta accettato il dolore, non è niente male.

1 commento:

nonna Paola ha detto...

Sono venuta 2 volte a Pechino... mi manca il 798... e le scorpacciate? Quelle per la linea conviene evitarle.
Devo comunque tornare ("tornare" è un bel martello nella mia testa, sono solo in cerca di un pretesto valido), anche se, per Alice, Milano rimane un miraggio... (ci sono tanti nonni ad aspettarla!... nella fantasia ci ha moltiplicato!!!)A proposito, Marco dovrà andare in Cina, penso a Pechino, a marzo... I casi della vita!!! Bacibacibaci