lunedì 21 febbraio 2011

Mali estremi, estremi rimedi


Il genio incompreso dei cinesi, menti illuminate che anni di privazioni e stenti hanno affinato, non finisce mai di stupirmi. Non si smette di imparare dalla saggezza popolare che trova nella strada il suo teatro d’avanguardia. Oggi me ne andavo bel bella per la mia via quando mi imbatto in una scena deliziosa. Tre cinesi, uno sembra il capo, gli altri due i galoppini, discutono animatamente. Si intuisce all’istante che stanno elaborando soluzioni circa la movimentazione e il trasporto di n°1 poltrona e n°1 divano tre posti, che campeggiano bellamente sul marciapiede. Fin qui nulla di strano, a parte il metafisico salotto di strada cui manca solo il tappeto persiano, una credenza e un paio di lampade da lettura. La situazione però prende una strana piega quando le tre menti congiunte partoriscono L’Idea. Uno dei galoppini, senza colpo ferire, imbraccia una bicicletta e si avvicina minaccioso al salotto improvvisato. Non farà quello che sto pensando?! E invece lo fa. Con l’aiuto del compare agguanta la poltrona e la piazza sul portapacchi della bici (sì, avete capito bene, ho detto portapacchi) nella vana speranza che:
a) la superficie di contatto poltrona-bici sia sufficiente al trasporto
b) l’equilibrio delle forze sia mantenuto per un tempo misurabile
c) il peso della poltrona non abbia conseguenze nefaste sul mezzo
Poiché le suddette condizioni sono ben lungi dall’essere rispettate, la poltrona torna sul marciapiede e la bici finisce miseramente a terra. Risultato insoddisfacente per i tre che riprendono a confabulare. Accortisi che una lǎowài (cioè io) li sta fotografando con malcelata avidità, infondono maggior entusiasmo nell’impresa e raggiungono il compromesso finale: poltrona in bilico sul sellino. Quando si dice “’sto sellino pare una poltrona!” Li ho lasciati così, al loro intrigante trasloco, ma il punto è: cosa ne è stato dell’immenso divano?
Poco dopo, un’altro episodio illuminante si è presentato sui miei passi. Una donna, un motorino, un bambino sui 18 mesi. Come mantenere coesi i tre elementi durante la marcia del mezzo? Ci ha pensato la mamma previdente, legando il bambino coi cavi elastici del portapacchi da auto! Anche questa è Cina.

2 commenti:

nonna Paola ha detto...

Ed io non finisco mai di stupirmi dell'esilarante reportage! Baci

Unknown ha detto...

Poi non lamentiamoci quando ci dicono che i bambini vengono trattati come pacchi postali: da casa ai nonni, dai nonni agli zii ecc. perché (detto fra di noi) quando sono piccoli "rompono....", o no!!
Esclusi i presenti, naturalmente.