venerdì 27 agosto 2010

Andiamo a vivere a Sydney?


Sydney è semplicemente una città in cui vivere, se solo non fosse maledettamente agli antipodi. Ora capisco perché sia stata più volte premiata come una delle città più belle e vivibili del mondo. La baia ha un fascino irresistibile, il vecchio quartiere The Rocks ha il sapore del passato, si respira cultura cosmopolita e il clima è decisamente gradevole. Ma ciò che colpisce sono le proporzioni del cuore cittadino, le distanze sono perfettamente calibrate, né troppo grandi da sfiancare né troppo piccole da annoiare. Tutto si raggiunge a piedi attraverso piacevoli passeggiate. Sydney è rilassante come un piccolo centro di mare e attraente come una grande metropoli. Camminare per strada non è rischiare la vita come a Pechino e nessuno sputa per terra. Dopo più di un anno in Cina, assistere al miracolo di un auto che cede il passo al pedone sulle strisce ha fatto vibrare le corde del mio cuore. Sydney: un ritorno alla civiltà! E poi il clima eccezionale! Siamo in Agosto, in pieno inverno, e la città pullula di australiani in maglietta e infradito, il che per me equivale a doppia felpa col cappuccio e calzettoni di lana… Ma sempre meglio del piumino lungo e degli stivali col pelo di pecora che mi tocca indossare durante il glaciale inverno pechinese! Certo per vivere a Sydney bisogna avere un fisico bestiale, o bere molto vino, perché anche d’inverno i locali e i ristoranti sono all’aperto. Ma siccome tutti, ma proprio tutti, fanno sport, vanno in bici e corrono nei parchi, non hanno bisogno della maglietta della salute per mangiar fuori (a differenza della sottoscritta). Sydney offre ampi spazi verdi come il meraviglioso Botanic Garden con vista sull’Opera House, dove si possono incontrare pappagalli, strani uccelli dal lungo becco ricurvo e spose in bianco. Il posto migliore per mangiarsi un bel panino col salami, che del salame ha solo il nome, pure storpiato. Oltre a tanto verde Sydney ha tanta storia, che detto di una città australiana fa un po’ sorridere. Tuttavia se si vuole assaporare un po’ di atmosfera dei tempi della conquista europea, una tappa obbligatoria è il quartiere The Rocks con i suoi vecchi ed eleganti edifici coloniali. Abbiamo dato un’occhiata al pittoresco mercatino del sabato e poi visitato Susannah Place, un edificio a schiera del 1844, composto da quattro case e una drogheria, trasformato in museo. E’ un posto difficile da scovare, ma semplicemente un gioiello architettonico che testimonia, con tanto di arredo d’epoca, la vita della classe operaia. Mi è piaciuto da morire. Sydney è una città a misura d’uomo, e anche di bambino. Alice, superato il primo trauma della carne di canguro nel piatto, ha affrontato con grande grinta questa avventura australiana. Ormai è una veterana del viaggiare e in ogni occasione ha trovato il modo di divertirsi. La tanto bislacca fauna australiana ha gridato all’estinzione pur di fuggire alle sue molestie. Ogni animale dotato di moto proprio è stato ripetutamente rincorso e oltraggiato, fatta eccezione per gli spaventosi squali che nuotano volando sopra la capoccia dei visitatori nell’impressionante vasca-tunnel dell’Acquario di Sydney. La passione di Alice per gli animali si accompagna a quella per il teatro. Allora quale migliore occasione per assistere a uno spettacolo se non all’Opera House di Sydney? Posti in prima fila per una danza aborigena rivisitata in chiave moderna dalla compagnia teatrale Bangarra. Unico inconveniente? Ora Alice balla come un’iguana indemoniata del deserto… L’ultima sera a Sydney, quindi, si è conclusa alla grande nel teatro-conchiglia e ci ha proiettati mentalmente nel deserto rosso australiano, nostra prossima meta. Sul volo in partenza per Ayers Rock, sorvolando Sydney le parole di Alice sono state: Oh che bella città! Come mi piacerebbe viverci! Siccome però confonde Sydney con Disney, ancora non è chiaro dove voglia andare a vivere.
Del resto sono confusa anch’io…

2 commenti:

Unknown ha detto...

Si si si si , sempre si: hai confermato quello che supponevo riguardo all'Australia. Grande Alice! Bacioni a tutti da nonna Rosa. Ciao ciao

nonna Paola ha detto...

Zia Annetta con una punta di invidia dice: beati voi! Io aggiungo che è tutto da rifare: nellka prossima vita mj do ai viaggi anch'io! Bacini a tutti e tre.