giovedì 17 giugno 2010

Scorpacciata di ying tao


Ieri festa nazionale in Cina, si celebrava il Dragon Boat Festival , ossia il Duānwǔ Jié, per commemorare la morte del poeta cinese Qu Yuan. Fedele ministro del re, viene falsamente accusato di tradimento dagli altri funzionari di corte ed espulso ingiustamente dal regno. Durante il suo esilio Qu Yuan cova rancore verso il suo re e il suo popolo e compone molte poesie per esprimere la sua rabbia. Quando non ne può più, all’età di 37 anni si appende una pietra al collo e si getta nelle acque del fiume Miluo. Il popolo, che improvvisamente si accorge che Qu Yuan è un uomo retto e giusto, accorre al fiume. Numerose barche solcano le acque nel disperato tentativo di salvarlo. Da qui il Dragon Boat Festival che ogni anno commemora questo tentativo di salvataggio. Il cibo tradizionale di questa festa è lo zòng zi, che mi è stato descritto come un pugnetto di riso colloso avvolto in una foglia di bambù, ma che non ho avuto la gioia di assaggiare. Secondo la leggenda, i pacchetti di riso vengono gettati nel fiume per distrarre i pesci dall’insana intenzione di mangiucchiarsi il corpo del poeta. Un'altra versione afferma che gli zòng zi servono a placare le ire di un drago che vive nel fiume. Fatto sta che alla faccia di Qu Yuan, ieri ce ne siamo andati a raccogliere ciliegie fuori Pechino. Giornata molto carina in compagnia di Tony, compagnuccio di Alice, e dei suoi gentilissimi genitori che ci hanno invitati e scarrozzati in questa bucolica esperienza all’aria aperta. Che dire, le abitudini cinesi per le gite fuori porta sono piuttosto strane rispetto alle nostre. Appuntamento alle 8:30 (che significa alzataccia), puntualità estrema, partenza, arrivo, raccolta delle ying tao, preparazione brace, pranzo, rientro. Prima delle 13:00 eravamo già in casa. Organizzazione militare ineccepibile. Tuttavia, nonostante i ritmi marziali, la gita è stata molto divertente. A 30 km da Pechino, in aperta campagna, ci sono molti frutteti. Che meraviglia, il mio sogno è possedere un ciliegeto, gioia degli occhi in primavera, gioia del palato in estate. In cima a scale da vertigine abbiamo raggiunto i rami più alti per cogliere le ciliegie più succulente, mentre Alice si arrampicava sugli alberi. Poi barbecue con spiedini di gamberi, salsicce cinesi, funghi giganti, patate. Contorno di pop corn (?) e per dessert banana alla brace! Certo una bella braciola mi è mancata, ma volete mettere il fascino orientale... La compagnia poi merita due parole. Il papà di Tony è un dentista, la mamma una dottoressa, e lavorano nello stesso ospedale. Quando le chiedo che tipo di medico sia, mi risponde che lavora nel reparto di Terapia Intensiva e per spiegarsi meglio, giusto a scanso di equivoci, mi dice: sai, quel reparto dove i pazienti, di solito, muoiono… Medicina cinese, eh?

3 commenti:

Unknown ha detto...

Comunque non e' il tuo dentista cinese, visto che sei ancora in salute, vero? Ieri, quando ci siamo sentiti al telefono, eri tu che stavi parlando cinese o hai assunto un'interprete? Se è giusta la prima, complimenti! Hai un avvenire assicurato.

emigrante ha detto...

Sì ero io, stavo chiedendo al tassista se conosceva la strada... di solito la risposta è no.

vale b ha detto...

Ovviamente, fanno i tassisti a Pechino e devono pure conoscere le strade? Che pretese...